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Questa notte ho fatto un sogno, ovvero "Roma è vita" - il programma elettorale più votato e meno realizzato d'Italia -Ehm ehm è permesso? C’è qualcuno? La musica è dolce e il canto melodioso… all’improvviso sento un rumore, mi volto e la vedo, bellissima, seduta sul trono in fondo al salone… mi avvicino lentamente, quasi accecato dal chiarore che si origina alle sue spalle. -Chi sei? Sei tu, mio amato Euriloco? Quanto tempo è passato? Più o meno di tremila anni? -No, no, non sono Euricolo o chi hai detto, sono Marino, mi chiamo Marino e vengo da Roma… -Marino? Marino chi? - Sono Marino, il, cioè volevo dire, l’ex sindaco della magna Roma! - Roma? Allora è vero che alla fine sono riusciti a fondarla… - Cosa? - Niente, pensavo tra me. Cosa sei venuto a fare qui nel mio Palazzo? Cosa vuoi sapere da Circe? - Scusa grande Maga, ma mi hanno detto che tu sai predire il futuro… e vorrei conoscere il mio, tutto qui. - Perché? Cosa hai combinato di tanto grave per temere il futuro? - Ma io non ho combinato niente di grave! - Tu menti! Chi ha paura del futuro è perché ne teme l’avverarsi… altrimenti vivrebbe senza pensare al domani, concentrato sul presente. Silenzio. -Allora? - Beh forse non sono riuscito a spiegare bene il mio pensiero ai miei sudditi, cioè volevo dire concittadini, ho mancato nella comunicazione e mi sono fidato delle persone sbagliate, ma dopo tutto l’ho fatto a fin di bene… - Tutto qui? - Forse negli ultimi due anni ho viaggiato troppo e mi sono allontanato dalla mia città dimenticando che i romani volevano avermi vicino e percepire la mia presenza quotidiana in Campidoglio… - Solo questo? - Beh, forse avrei dovuto iniziare a dare corso al programma elettorale, ma pensavo di avere ancora tanto tempo davanti a me, avevo sempre in mente quattro numeri: 2 0 2 4. - E quindi? - E quindi oggi il mio partito, il partito democratico, non so se lo conosci Maga Circe, mi ha tolto la fiducia, dopo mesi che mi sosteneva nonostante tutto… - Nonostante cosa? - Nonostante il mio impegno, le mie fatiche quotidiane passate a cercare di governare Roma, la città eterna. - Eppure è strano, io della costruzione di Roma non ne sapevo nulla … - Cosa hai detto Circe? Non ho sentito… - Niente niente, pensavo tra me. Allora cosa vuoi sapere Marino, è così che ti chiami giusto? - Sì ! - Cosa vuoi conoscere? -Che ne sarà di me? Che ne sarà del mio partito? Silenzio. Per quindici minuti la Maga armeggia con un bastoncino immerso in un liquido denso contenuto in un vaso trasparente. Di colpo alza la testa e mi fissa negli occhi. -Cosa accadrà? le chiedo. -Vedo un tempo sereno e tranquillo per la tua città. Un uomo solo al comando, nominato dal Giovin Signore fiorentino, accompagnerà per dodici mesi i tuoi concittadini. Poi vi saranno nuove elezioni e anche tu vorrai candidarti, ma l’esito sarà disastroso... - Il mio partito non vincerà? -Tu non avrai più un partito, sarai solo contro la Destra e la Sinistra. Il popolo si ricorderà di te, ma non nel segreto dell’urna. -Solo? Dopo tutto quello che ho fatto per loro? - Poi a Roma arriveranno altri, i discendenti del cielo pentastellato, i nemici dei Proci conquisteranno il tuo scranno e per molti anni regneranno sulla città. -Non è possibile, quel movimento è una bufala, l’ho inventato io nel 2013, le loro idee sono le mie…mi devi credere, se vuoi ti recito il mio programma elettorale… -Silenzio! E poi dalla tua città il movimento, come tu lo chiami, si allargherà a macchia d’olio sino a conquistare lo scranno più alto del potere, ma così facendo, affonderà nel profondo, nero e contaminato male italico…questo è quanto…nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma…E’ la Legge. -Non è possibile…mi sa che questa volta l’ho combinata grossa… -Questo è quello che vedo nel mio pentolino…la Maga Circe non sbaglia mai… - Forse aveva ragione la mia mamma, dopo l'anno sabbatico, dovevo rimanere a vivere negli States…

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